A.M.C.I. - Associazione Medici Cattolici Italiani - Sezione di Alba/Bra

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Associazione Medici Cattolici Italiani

Sezione di Alba - Bra

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XXVIII giornata mondiale del malato

MESSAGGIO DEL SANTO PADRE FRANCESCO PER LA XXVIII GIORNATA MONDIALE DEL MALATO Cari fratelli e sorelle, 1. Le parole che Gesù pronuncia: «Venite a me, voi tutti che siete stanchi e oppressi, e io vi darò ristoro» (Mt 11,28) indicano il misterioso cammino della grazia che si rivela ai semplici e che offre ristoro agli … Continua la lettura di XXVIII giornata mondiale del malato

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Riunione della Sezione Alba- Bra dell’ AMCI

Sabato 13 aprile si è svolta la riunione della Sezione Alba- Bra dell’ AMCI nella Sala “Cardinale G. Coppa” del Seminario Vescovile di Alba. Il Vescovo, Mons. Brunetti, dopo i saluti, si è felicitato per la crescita e la vitalità del gruppo, che attualmente riunisce 23 soci, e ha espresso la propria vicinanza alle varie … Continua la lettura di Riunione della Sezione Alba- Bra dell’ AMCI

CHI SIAMO [+]
CHISIAMO [-]

Chi Siamo

L’AMCI (Associazione Medici Cattolici Italiani) nasce e si sviluppa come una aggregazione laicale ecclesiale. Ciò che conta per un cristiano è l’appartenenza, innanzitutto, a Dio e alla Chiesa. Appartenere ad una associazione significa, allora, scegliere una “forma” di testimonianza di tale appartenenza. Se è necessaria una testimonianza cristiana e professionale di ogni singolo medico, non sostituibile da nessun’altra opportunità, è altrettanto necessaria una testimonianza che si avvalga di una forma comunitaria di presenza nella Chiesa, e nella società, come l’AMCI. Questa associazione si basa sull’ispirazione cristiana derivante dal Vangelo nel quale è possibile ritrovare il principio etico fondamentale della professione medica: venerare e servire la dignità incommensurabile dell’uomo. Il cuore del Vangelo è Gesù Cristo. Solo in Lui è possibile un esercizio della medicina come forma concreta per vivere la propria vita cristiana che è vita di comunione personale profonda con Cristo stesso. Ma il riferirsi al Vangelo significa, storicamente, riferirsi alla Chiesa: ecco dove si basa il legame stretto fra l’agire medico e l’essere attenti a quel magistero della Chiesa che illumina i molteplici problemi della bioetica. Nel contempo l’AMCI, ponendosi in rapporto agli altri, esprime le proprie posizioni pubbliche sui temi legati alla vita dal suo sorgere al suo spegnersi. Essere medici cattolici costituisce una sfida da accogliere perché la fede cristiana non mortifica ma urge e rilancia l’impegno scientifico, didattico, di ricerca. Essere medici cattolici è un arricchimento che chiama e chiede di essere presenti nella società, nella cultura, nella politica della nostra città e del nostro Paese. La scienza e l’arte medica rischiano, oggi, di smarrire la loro dimensione etica. Occorre provvedere ad invertire la rotta, ritornando a riscoprire il giuramento di Ippocrate: ad ogni medico è chiesto di impegnarsi per il rispetto assoluto della vita umana e della sua sacralità. L’AMCI non è né un sindacato, né un partito. E’ e deve rimanere un’associazione ecclesiale, fedele al magistero della Chiesa. Ciò non toglie che non può non proporre a chiare lettere un modello di sanità che ponga come scelta prioritaria il servizio per la promozione e la difesa della vita in ogni sua dimensione ed in particolare nel momento della sofferenza. Questa è l’identità attuale di questa associazione che ha iniziato un nuovo cammino in questo terzo millennio. Riconosciamo gli ambulatori, le aule universitarie, le corsie degli ospedali, i laboratori di ricerca, le sedi dei congressi scientifici, le pubblicazioni quali mezzi e luoghi per la nostra azione quotidiana di testimonianza. Allora sarà possibile rendere credibile ed utile la nostra presenza, coniugando costantemente scienza e fede, sapere ed etica, umanesimo e tecnologia.

STORIA DELL'AMCI [-]

Le origini dell’AMCI Nazionale

Le origini dell’AMCI Nazionale Durante l'occupazione tedesca di Roma, nel 1943, era cominciato, presso l'ICAS (Istituto Cattolico Attività Sociali); in totale accordo con la presidenza dell'Azione Cattolica, il riordino ed, in alcuni casi, una vera e propria ricostruzione delle Unioni Professionali. Come ricordava Luigi Gedda in una delle sue ultime interviste: “Si avvertiva la necessità di sviluppare le organizzazioni di apostolato dei laici, integrandole con organizzazioni “orizzontali” per categorie, capaci di dare ai loro iscritti una formazione specifica ed una capacità di incidere in ambienti professionali.” Alcuni colleghi avevano, quindi, provveduto a redigere uno Statuto per la costituzione di un'Unione Medica Cattolica Italiana che era poi stata denominata Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI). La mattina del 5 luglio 1944, un gruppo di medici guidati dal prof. Luigi Gedda, allora Presidente Centrale della Gioventù Italiana di Azione Cattolica (Giac), e composto da Agostino Maltarello e dai colleghi Villani, Dordoni, Santori, Lodoli, Biava e Stablum, si raccoglieva chiesa romana di S. Carlo ai Catinari, nei pressi di via Arenula, chiesa officiata dai padri Barnabiti, alla scuola dei quali qualcuno dei convocati era stato educato e formato spiritualmente. Ricorreva la festa di S. Antonio Maria Zaccaria, santo nativo di Cremona nel 1502, che aveva sempre manifestato una singolare attrazione per gli studi medici e che fu il fondatore dell’ordine dei Barnabiti, e fu proprio innanzi al suo altare che quel gruppo di medici, con un’età che andava dai trenta ai quarant’anni, prese l’impegno di dar vita ad un’associazione di medici cattolici; tra essi medici ospedalieri, universitari e funzionari della sanità pubblica, ma tutti accomunati dall’appartenenza e da un grande impegno responsabile nell’Azione Cattolica. 1944-1976 : il trentennio di Luigi Gedda, l’AMCI cresce e si diffonde Nel 1950, in concomitanza dell’Anno Santo, si svolge a Roma nel mese di ottobre il 4° Congresso Nazionale dell'A.M.C.I. approvato lo statuto ed eletto il nuovo Consiglio di Presidenza che risultava così composto: Presidente: Gedda; Vice Presidenti: Palmieri e Rubal­telli; Segretario:Saltarello, mentre mons. Pelloux di Genova era l’Assistente Ecclesiastico. I congressisti vennero ricevuti a Ca­stelgandolfo da Pio XII, che volle in­trattenersi in una affettuosa conversa­zione, dando preziosi suggerimenti in merito ai problemi discussi durante il Congresso. Nel 1952 il Papa Pio XII nominava Gedda Presidente Generale dell’Azione Cattolica. Il tema generale del 7° Congresso na­zionale, che si svolgeva a Bari nel mag­gio del 1957, riguardava a «I rapporti umani nella professione medica». Dopo il discorso di apertura del pre­sidente Gedda, a San Giovanni Rotondo, presso la Casa Sollievo della Sofferenza, Padre Pio leggeva per la prima volta, devotamente la Preghiera del Medico composta dal Papa Pio XII, e recata al Congresso da Mons. Angelini. Il 9 ottobre 1958 moriva Pio XII. Alla sua memoria Orizzonte Medico dedicava un numero speciale. “Non vi è nella storia del pontflcato ro­mano - scriveva Gedda - più grande esempio di predilezione, interesse e com­petenza verso la medicina” Mons. Pelloux moriva a Genova il 23 aprile 1959 e la sua morte lasciava nell'A.M.C.I. un profondo rimpianto; Mons. Fiorenzo Angelini era nominato nuovo Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’AMCI. Nel giugno del 1959, il nuovo Papa Giovanni XXIII chiamava Agostino Maltarello alla Presidenza Generale dell'Azione Cattolica; con la nomina di S. E. Angelini ad Assistente Nazionale, cominciava un periodo particolarmente operoso per l'A.M.C.I. L'assistente prendeva anche fre­quenti contatti con la periferia Il 3 giugno 1963 moriva il papa Giovanni XXIII, gli succedeva Paolo VI, che portava ulteriormente avanti i progetti aposto­lici del suo predecessore, presiedendo sino alla sua conclusione la grande as­semblea Conciliare. Nel 1964, nel corso del Congresso celebrato a Malta, prese avvio concreto, per impulso dell'AMCI, la Federazione Europea delle Associazioni dei Medici Cattolici (FEAMC); due anni più tardi, nel maggio 1966, a Manila, dove si celebrava l'XI Congresso internazionale, nasceva la Federazione internazionale delle Associazioni dei Medici Cattolici (FIAMC). Intanto sotto la guida dell'Assistente Nazio­nale e l'impegno del Consiglio presie­duto da Gedda l’A.M.C.I. accresceva, con il sorgere dì nuove sezioni, la sua presenza e, con cadenza triennale, continuavano i Congressi Nazionali a Castellamare di Stabia (1967), a Padova (1970) e nel 1973, un’idea originale, si svolgeva sulla nave “Cristoforo Colombo” con partenza da Napoli ed arrivo a Trieste. Durante l'Anno Santo del 1975, veniva beatificato Giuseppe Moscati, eccezionale figura di medico. Alla solenne cerimonia presieduta da Papa Paolo VI in piazza S. Pietro, erano presenti moltissimi colleghi, ai quali furono affidate le letture e la preghiera dei fedeli.

1976 - 1988: la presidenza di Pietro De Franciscis Il 14° Congresso Nazionale del 1976 a Castellamare di Stabia risultava molto significativo in quanto Gedda, dopo 32 anni, lasciava la guida dell’AMCI. Presidente Nazionale era eletto il prof. Pietro De Franciscis, professore ordi­nario dell’Università di Napoli, il prof. Domenico Di Virgilio era il nuovo segretario ed i professori Teodori, Reale e Leocata veni­vano nominati vice-presidenti, mentre l'avv. Fer­manelli era confermato tesoriere nazio­nale; Gedda veniva nominato presidente onorario e Villani direttore responsabile di Orizzonte Medico. Nel maggio del 1978 si svolgeva un pellegrinaggio a Lourdes, ed il 1978 era l’anno dei tre papi. Paolo VI moriva il 6 agosto a Castelgandolfo. Il Conclave eleggeva successore il card. Albino Luciani con il nome di Giovanni Paolo I, ma il pontificato di Papa Luciani durava appena 33 giorni e alla, cattedra di Pietro sale, il 16 ottobre il cardinale di Cracovia, Karol Woityla che assumeva il nome di Gio­vanni Paolo II, primo papa non italiano dopo quattro secoli. Confortata dalle parole del Santo Padre, l'A.M.C.I. riprendeva con rin­novato vigore il suo cammino e nel novembre del 1979 si svolgeva ad Assisi il 15° Congresso Nazionale, dal titolo emblematico «La medicina è per la vita ». Veniva anche comunicata l'iniziativa di donare al Santo Padre un centro mobile di rianimazione, col qua­le dotare il servizio sanitario, che entra­va in funzione durante le udienze e le solenni liturgie nella Basilica e nella piazza di S. Pietro.Una rappresentanza dell'A.M.C.I. offriva, il 27 aprile 1981, questo dono: nessu­no poteva immaginare che l'ambulanza sarebbe servita per tra­sportare al Policlinico Gemelli lo stesso Giovanni Paolo II, gravemente ferito il 13 maggio 1981 in piazza S. Pietro. Il 17° Congresso Nazionale si svolgeva a Venezia nell'ottobre del 1985 sul tema “La Medicina per la civiltà della Pace” e venivano approvate alcune modifiche allo Statu­to. Intanto si prendeva in considerazione il problema dei “Comitati Etici” con le relazioni del sen. Bompiani, del prof. mons. Elio Sgreccia (direttore del Centro di Bioetica del­l'Università Cattolica) e del prof. An­tonino Leocata (componente della Commissione etica della Fnom). Per opera di mons. F. Angelini, iniziava la pubblicazione di una rivista in quat­tro lingue, intitolata Dolentium homi­num, e si teneva in Vaticano la prima conferenza internazionale della Pontifi­cia Commissione, con l'intervento di docenti da tutto il mondo, tra i quali il­lustri scienziati, professori di università e alcuni premi Nobel. La Pontificia Commissione assumeva il titolo di Pontificio Consiglio degli Operatori Sanitari, e mons. F. Angelini ne diventava presidente. Il 1987 fu un anno particolarmente ricco di iniziative finalizzate all’orga­nizzazione dei Comitati di Etica, in vista della loro istituzione a livello nazio­nale e locale. Ma il momento più forte doveva verificarsi con la canonizzazio­ne di Giuseppe Moscati, alla quale par­teciparono, in piazza S. Pietro, nume­rosissimi soci e dirigenti, che si per ascoltare il discorso dcl prof. Cor­tesini.

1988-2004: La presidenza Di Virgilio A Firenze si svolgeva nell’ottobre del 1988 il 18° Congresso Nazionale, col rinnovo de Consiglio nazionale ed il cambio della guardia al vertice dell'Associazione: il prof. Domenico Di Virgilio veniva chiamato per acclamazione alla presidenza mentre Maria Pia Prodi, Piero Cioni Antonino Leocata venivano eletti vice-presidenti. Completavano il Consiglio di presidenza il dott. Alvaro Galdenzi (segretario), il dott. Vincenzo Saraceni e Gianluigi Gigli (vice-segretari) e l'ing. Francesco Placidi (tesoriere). Il prof. De Franciscis veniva acclamato Presidente Onorario. Il 13 maggio 1992 con lettera al Card. F. Angelini il Santo Padre istituiva la Giornata Mondiale del Malato da cele­brarsi annualmente il giorno 11 febbraio Nel 1994 si solgeva, quindi a Roma, in occasione del XX Congresso Nazionale “Medicina e persona umana: le attese delle future generazioni”, il 50° di Fondazione (1944-1994).Si provvedeva quindi all’elezione del nuovo Consiglio Nazionale e, accanto al prof. Di Virgilio riconfermato, per acclamazione, alla presidenza venivano nominati vice-presidenti A. Novarini (Nord), Galluppi (Centro) e Boscia (Sud) mentre il prof. Saraceni era il nuovo segretario, in sostituzione di Gigli, nominato Segretario Generale della FIAMC. Nel 1995 viene pubblicata del papa Giovanni Paolo II “Evangelium Vitae” in cui il pontefice chiama l’umanità alla difesa del valore supremo della Vita e di ogni vita. Il 17 giugno 1996 si costitutiva a Roma il Forum Nazionale delle Associazioni Socio-Sanitarie Cattoliche e questo grazie, soprattutto, all’impulso ed iniziativa del Presidente Nazionale AMCI prof. Domenico Di Virgilio, che ne diventava poi il coordinatore nazionale. Il 4 ottobre 1996 il Card. Angelini, nominava un nuovo Vice Assistente nazionale (in sostituzione di mons. Menichelli, nominato Arcivescovo di Chieti): Mons. Elio Sgreccia, uno dei massimi esperti mondiali di bioetica, essendo anche il direttore del centro di Bioetica dell’Università Cattolica del Sacro Cuore. Il XXI Congresso Nazionale si svolgeva invece a Napoli nel 1997 dopo un vivace dibattito si prvvedeva all’elezione del nuovo Consiglio Nazionale, caratterizzato dalla presenza di alcuni volti nuovi e con una riconferma in blocco delle cariche istituzionali. Nel gennaio 1998, a seguito della rinuncia di Sua Eminenza il Card. Fiorenzo Angelini, che per circa quarant’anni era stato la guida spirituale dell’AMCI, la CEI provvedeva alla nomina di Sua Eminenza il Card. Dionigi Tettamanzi ad Assistente Ecclesiastico Nazionale dell’Associazione. Nel settembre 1998 si svolgeva a New York il 19° Congresso Mondiale della FIAMC nel corso del quale veniva eletto presidente, per la prima volta, un italiano: il prof. Gian Luigi Gigli. Nel 1999 si svolgeva il ritiro spirituale nazionale ad Assisi, guidato dal nostro Assistente Card. Dionigi Tettamanzi e, nell’occasione, la Conferenza organizzativa delle sezioni del Centro, mentre per il Nord è stata organizzata a Vercelli e a Bari per il Sud. Dal 3 al 7 luglio si svolgeva a Roma, in occasione dell’Anno Santo, il XXII Congresso Nazionale e contemporaneamente il Congresso Europeo e Mondiale: il GIUBILEO DEL MEDICO. Era un’occasione straordinaria per riunire i medici cattolici di tutto il mondo in un indimenticabile Giubileo. Nel corso del nostro Giubileo si sono svolte le celebrazioni Eucaristiche nelle 4 basiliche patriarcali ed una memorabile udienza che il Santo Padre ha voluto riservare ai Medici Cattolici di tutto il mondo (erano presenti circa 10.000 persone tra medici e familiari) e nella quale il il Papa ha espresso la Sua stima e riconoscenza per la nostra Associazione. A seguito del rinnovo del Consiglio Nazionale venivano eletti , per acclamazione : Presidente Nazionale: Prof. Domenico Di Virgilio Vice Presidenti Nazionali: Dr. Franco Balzaretti Nord (Vercelli), Prof. Vincenzo Saraceni Centro (Roma) e Prof. Salvino Leone Sud (Palermo) - Segretario Nazionale: Prof. David A.Fletzer Tesoriere Nazionale: Dr. Alessandro de Franciscis (Caserta). Da parte sua L’assistente Card. D. Tettamanzi provvedeva alla nomina di tre vice assistenti Ecclesiastici: don Roberto Colombo (Nord), Mons. Ignacio Carrasco (Centro) e mons. Mauro Cozzoli (Sud). Contestualmente si apprendeva con viva gioia e soddisfazione la conferma del prof. Gigli a presidente della FIAMC e la nomina a Segretario Europeo dei Medici Cattolici (FEAMC) del prof. Alfredo Anzani di Milano. Il 20 settembre 2000 il prof. Luigi Gedda faceva ritorno al padre lasciando al mondo della medicina ed in particolare all’AMCI un ricchissimo patrimonio di scoperte scientifiche, di testimonianza e di vita cristiana. Come Presidente dell’AMCI amava ricordare : “Noi vogliamo una medicina tesa verso tutti i progressi scientifici e sociali, ma imbevuta di quei principi cristiani che soltanto possono dare significato e fecondità ai progressi tecnici, dottrinali, professionali. Noi vogliamo il medicus biologicus e il medicus humanus, ma soprattutto il medicus christianus.” Sono concetti di una modernità sconcertante, sembrano scritti proprio in questi giorni, e risultano particolarmente vivi ed attuali se li applichiamo alla sanità moderna. Certamente il suo ricordo ed il suo esempio sarà per tutti i medici cattolici uno stimolo a riscrivere, ogni giorno, con i fatti, oltre che con le parole, la parabola del buon samaritano. Dal 2004 Vincenzo Saraceni è il nuovo presidente. Il 16 maggio è stata una giornata molto importante, da non dimenticare. Nella suggestiva cornice di piazza San Pietro a Roma, Giovanni Paolo II canonizzava Gianna Beretta Molla . Dopo il Congresso Nazionale di Bari 2004 il prof. Domenico Di Virgilio lasciava la Presidenza Nazionale dopo 15 anni di intenso ed appassionato impegno, al prof. Vincenzo Saraceni già Vice Presidente Nazionale ed i nuovi vertici Nazionali dell'AMCI sono attualmente i seguenti: Presidente Nazionale: Vincenzo Saraceni (Roma) - Vice Presidenti : dott. Franco Balzaretti Nord (Vercelli), Prof Franco Splendori Centro (Roma) e Prof. Filippo Boscia Sud (Bari), Segretario: prof. David Fletzer (Roma) e Tesoriere: dott. Stefano Ojetti (Ascoli Piceno) Contestualmente si apprendeva con viva gioia e soddisfazione la conferma del prof. Gigli a Presidente della FIAMC e la nomina a Vice Presidente Europeo dei Medici Cattolici (FEAMC) del prof. Alfredo Anzani di Milano e, recentemente, del dott. Vincenzo De Filippis (Foggia) a Segretario FEAMC (in sostituzione dell’on. Prof. Alessandro De Franciscis). Il 2 aprile 2005 moriva papa Giovanni Paolo II e gli succedeva il card. Joseph Ratzinger, con il nome di Papa Benedetto XVI e che si impegnava a portare avanti il programma ed i progetti apostolici del Suo grandissimo predecessore. Saraceni si impegnava poi, fin dall’inizio, a continuare la preziosa opera intrapresa da Domenico Di Virgilio e dall’altro a portare alcune innovazioni, mettendo in pratica il programma, gli orientamenti e linee guida emerse nel corso della Conferenza Organizzativa di Genova del 2003 e delle tre conferenze organizzative, per area, dell’AMCI. In particolare proponeva un tema annuale da sviluppare anche in periferia a cura delle singole sezioni. Il tema annuale del 2005 era il dolore e la sofferenza e Saraceni predisponeva, con intelligenza, un interessante ed articolato “Documento sul Dolore”, che veniva discusso ed approfondito a livello centrale e nelle varie realtà periferiche. Dal 2 al 4 ottobre 2008 si è svolto ad Ascoli Piceno il XXIV Congresso Nazionale AMCI, nel corso del quale il prof. Vincenzo Saraceni veniva riconfermato Presidente Nazionale, mentre il dott. Franco Balzaretti (Vercelli) veniva nominato come nuovo Segretario Nazionale; i tre nuovi Vice presidenti sono invece : la dott.sa Chiara Mantovani (Ferrara) per il Nord; il dott. Stefano Ojetti (Ascoli Piceno) per il Centro ed il dott. Aldo Bova (Napoli) per il Sud. Il 9 marzo 2009 Agostino Maltarello, il co-fondatore dell’AMCI, faceva ritorno alla casa del padre lasciandoci una pesante eredità spirituale e morale. Come ricordava giustamente il Card. Fiorenzo Angelini, Agostino è stato fnno in fondo un cristiano integrale, apostolo fino al sacrificio, un riferimento chiaro e costante per il laicato cattolico. Il Consiglio Episcopale Permanente della CEI, nella sessione del 26-29 marzo 2012 a seguito della rinuncia di Sua Eminenza il Card. Dionigi Tettamanzi provvedeva alla nomina di S.E. Mons. Edoardo MENICHELLI, Arcivescovo di Ancona - Osimo ad Assistente ecclesiastico nazionale dell'Associazione Medici Cattolici Italiani (AMCI) Dal 15 al 18 novembre 2012 si svolgeva a Roma il XXV Congresso Nazionale AMCI, nel corso del quale venivano eletti: Presidente il prof. Filippo Maria Boscia, Vice Presidenti : Franco Balzaretti (Nord), Fernando Galluppi (Centro) e Giuseppe Battimelli (Sud); Segretario Franco Splendori Tesoriere Luca Chinni.